Scusate il ritardo, avrei voluto scrivere questo post qualche giorno fa ma ho avuto davvero molto da fare.
Andiamo con ordine: è entrato da poco in funzione l'LHC, il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra. Non si tratta di altro che di un nuovo acceleratore di particelle di nuova generazione, in grado di raggiungere energie su scale superiori a quelle ottenute da tutti gli acceleratori costruiti in passato. Va chiarito che non si tratta di esperimenti di nuovissima concezione in senso stretto, ma di un notevole avanzamento tecnico che è stato possibile grazie ad un investimento economico, scientifico e tecnologico senza precedenti (tanto che molti fisici che operano in altri settori ritengono che le risorse, umane ed economiche, sottratte ad altre aree della fisica siano state troppe rispetto ai progressi concreti che verranno fatti al Cern).
Vorrei rimarcare il fatto che, come accade ormai da qualche anno, di scienza ormai si parla solo in termini sensazionalistici, e non di rado manifestando una crassa ignoranza della materia. Puoi fare una scoperta che tra qualche anno ti garantirà il Nobel, ma non riceverai mai un centesimo dell'attenzione che ti sarà concessa se invece dichiari di aver trovato "l'equazione dell'amore". In campo genetico basta arrivare alla lettera m di staminali che sei già in prima pagina. Irrita poi constatare come ormai la scienza venga percepita, e peggio ancora fatta percepire (*), come un astruso passatempo per menti bizzarre, il tutto mentre al tempo stesso si lasciano maneggiare allegramente ai figli di cinque anni aggeggi di cui solo qualche decennio fa il più grande degli scienziati avrebbe ignorato i principi di funzionamento; insomma, come se fosse bizzarro voler conoscere le leggi della natura che "calpestiamo" ogni giorno, ma perfettamente "sano" avere in mano congegni che possono contribuire alla trasformazione radicale del pianeta ignorando totalmente su quali principi essi funzionino. E poi magari, da cittadini o politici ignoranti di scienza, ci viene chiesto di decidere sulle sorti del pianeta e sulle energie. Ma in base a cosa? Al gusto? O al mito?
Torniamo al fatto. Speculazioni selvagge hanno accompagnato l'entrata in funzione dell'HLC: un poco conosciuto chimico è balzato agli onori delle cronache per aver "predetto" che un tal esperimento, da effettuarsi al Cern, avrebbe causato la formazione di un buco nero che ci avrebbe lentamente risucchiati tutti (si noti che le obiezioni erano state già avanzate ed avevano ricevuto risposta da anni). Tanto è bastato: non s'è parlato d'altro.
Avrà avuto ragione quel tizio? E qui arriva la prima perla che copre una volta di più di ridicolo la stampa che tenta, malamente ma soprattutto sciattamente, di occuparsi di scienza; il 10 settembre, all'entrata in funzione del grande macchinario, tutte le più grandi testate, televisive e su carta, hanno rassicurato i fruitori di notizie: la Terra non è finita, tutto è andato bene. Peccato che, nessuno l'ha detto, quel famoso e "rischioso" esperimento non è stato affatto provato. Nada, niet, zero, nothing. Lo si farà, certamente, ma tra un po', e per adesso hanno solo "fatto correre" qualche particella. Ovviamente, come capite, è una non-notizia (quella sulla sventata fine del mondo): nessuno però si è preso la briga di controllare. Un giorno ti dicono: "lì si farà un esperimento che forse ci cancellerà". Il giorno dopo l'esperimento non è stato fatto ma ti annunciano lo stesso: "tutto è andato bene, siamo salvi".
Duh!?!
Qualcuno riesce a vederci una qualche razionalità? E professionalità?
Personalmente ne ho lette e viste di cotte e di crude in questa occasione, e all'inizio assegnare la palma non sembrava facile. Poi martedì 10 settembre, in extremis, nell'edizione serale delle 20 e 30, il Tg2 mi ha tolto d'impaccio. Intanto per riscaldamento, o come antipasto se volete, ci ha fatto sapere che "l'Uomo ha osservato e spiegato come la massa produca energia, mai il contrario." Ovviamente non è vero, nemmeno lontanamente (s'è fatto entrambe le cose). E allora uno si chiede perché, piuttosto che dare una notizia di cui è vero il contrario, un tg nazionale, pubblico, seguito da milioni di cittadini, non abbia preferito, semplicemente, starsene zitto.
Ma ecco che poco dopo è arrivato il vero effetto speciale, il main course della giornata:
"Al Cern vogliono provare a produrre anche la materia oscura: l'antimateria resa celebre da film e libri di fantascienza, formata solo da particelle di carica elettrica negativa, al contrario di quelle che formano il mondo a cui siamo abituati." (edizione 20:30 del Tg2, 10/09/08, h 20:53 circa)
Chiunque abbia una minima, dico minima erudizione in cose di fisica starà già strabuzzando gli occhi incredulo. Ragazzi, non c'è una, una sola, di queste frasi, che dica mezza, anzi un quarto, di cosa corretta o sensata. La materia oscura non è affatto l'antimateria (tra l'altro l'antimateria è stata osservata già dagli anni '30 del secolo scorso). Peggio: non c'entra proprio un cavolo con essa. L'antimateria inoltre non è formata da particelle di carica elettrica negativa: essa può avere l'una carica oppure quella opposta. Per esempio il positrone è antimateria, ed ha carica positiva, mentre l'anti-protone è antimateria, ma ha carica negativa. Se potessi parafrasare in termini più familiari, è un po' come se un tg nazionale avesse così descritto gli OGM:
"Vogliono provare a produrre ortaggi transgenici: i suini resi celebri da film e libri di favole, formati solo da concimi naturali, al contrario di quelli che formano il mondo a cui siamo abituati".
Non solo si sono mischiate cose che non c'entrano nulla, ma le cose dette non hanno alcun senso. Eppure è normale, nell'Italia di oggi, nel mondo "civile" di oggi, avere un tg nazionale, pubblico, pagato dalla gente, che dovrebbe promuovere e diffondere "informazione" e conoscenza, navigare su acque così basse senza che nessuno batta ciglio. Torno a chiedermi: perché, consapevoli della propria ignoranza, socraticamente, i redattori non hanno più semplicemente deciso di non fare nessun servizio? Che necessità avevano di fare un servizio se non avevano la più vaga idea, e l'hanno ben dimostrato, di che cosa si parlasse? Perché insistere nel farlo, al prezzo di dire cretinate bestiali a milioni di telespettatori? Solo perché il 10 settembre ciò era di moda? Meglio il silenzio assoluto che la non richiesta, e non necessaria, promozione dell'ignoranza su scala nazionale. A chi giova?
Che tristezza.
(*) Caro Merlo: ciò che distinse Charles Wilson non fu l'essere ossessionato dalle nuvole e basta, come tanti nell'antichità, ma il fatto che a differenza di quelli egli non si accontentò di pretendere che esse fossero opera degli aliti di dragoni ma, appunto per questo, decise di "toccarle con mano". Ed è proprio il voler "toccare con mano" degli scienziati a renderli l'opposto di quel che lei propone: bizzarri proponenti di miti. E mi consenta di farle notare che scientifici erano anche i "miti" eliocentrici precristiani: sempre duro colpo per l'orgoglio "cristiano" è verificare, leggendo, che secoli prima di Cristo qualcuno misurò con assoluta correttezza di metodo che il sole era più grande della terra e, per questo, si rese conto che, essendo più "influente", ci si doveva aspettare che fosse la terra a ruotare intorno ad esso e non il viceversa. Infine le chiedo le fonti delle sue affermazioni su quello strano progetto che Lei attribuisce a Leo Szilard: sembra proprio che sia una leggenda, ma spero che non sia stato Lei ad inventarla.
2 comments:
Sempre su rai due una sera al telegiornale hanno fatto un breve servizio sui quasar definendoli: "stelle di NEURONI"
Ah! ah! ah! Non faccio fatica a crederti.
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